Descrizione
Cos'è un archivio? Quanto racconta un album di fotografie della nostra esperienza personale e collettiva? Sono queste le domande alla base del ciclo di laboratori condotti da Alex Urso presso la Biblioteca Comunale di Ripatransone, nell'ambito del progetto Benessere in comune, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e co-finanziato dal comune di Ripatransone.
Il ciclo di appuntamenti (dal titolo Dove comincia la città, rivolti ai bambini dai 7 ai 14 anni) ha preso piede lo scorso settembre, quando negli spazi comunali della biblioteca della città in provincia di Ascoli Piceno, un folto numero di partecipanti si è lasciato condurre dall'artista nella creazione di diorami realizzati a partire da immagini d'epoca e vecchie foto di famiglia.
Nel corso del primo workshop, gli scatti privati, metafora dell'esperienza personale del singolo bambino, sono stati trasformati in piccole composizioni tridimensionali, formate sommando ritagli appartenenti alla sfera privata con elementi fantastici estratti da vecchie enciclopedie. “Lavorando sulle immagini del proprio archivio di famiglia i partecipanti sono stati invitati a riflettere sul concetto di memoria personale, realizzando delle piccole opere che riflettono il loro microcosmo. L'obiettivo era spingere i bambini a interrogarsi sulle relazioni tra spazio privato e spazio collettivo, e sul loro ruolo all'interno del contesto urbano e sociale”, ha dichiarato Urso, che sempre a Ripatransone dirige la galleria d'arte FIUTO Art Space, fiore all'occhiello dell'arte contemporanea del territorio.
Il ciclo di laboratori è proseguito nel corso dei mesi, con una serie di appuntamenti a cadenza regolare ospitati sempre negli spazi della biblioteca, per un totale di cinque incontri. L'ultimo tra questi, tenutosi lo scorso 26 febbraio, ha visto i partecipanti dare vita a un grande diorama: un'opera collettiva in grande formato che raccontasse Ripatransone da una prospettiva fantastica e fortemente immaginativa.
Nello specifico, guidati da Alex Urso, i piccoli partecipanti hanno realizzato una mappa ideale della città, composta da numerose fotografie di monumenti ed edifici iconici del luogo ritagliate; a queste si sono aggiunge poi le foto in miniatura dei bambini, liberamente collocate all'interno del plastico e contornate da elementi fantastici mirati a trasfigurare e a colorare lo spazio cittadino.
L'ambizione, anche in questo caso, era invitare le future generazioni riflettere sul loro ruolo attivo all'interno della comunità e del territorio che vivono. “Attraverso l'esperienza ludica ho spinto i bambini a percepire la città come un grande parco divertimenti di cui loro sono gli artefici”, ha dichiarato Urso. “Sentirsi parte viva di un territorio, viverlo in maniera dinamica e fantasiosa, è il modo migliore per non entrarci in conflitto e per prendersene cura”.
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Ultimo aggiornamento: 7 marzo 2025, 13:05